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Il Libano sostituisce la missione in Cina

25/02/2020

Andremo in Libano. Non è un ripiego badate bene, è una scelta. La Cina è per ovvie ragioni un rischio per tutti, oltre ad essere a questo punto un percorso travagliato burocraticamente. Il Libano non è qualcosa su cui non avevamo messo cuore, e anzi, di cuore ne dovremo mettere ancora di più ad Akkar, nel campo profughi nella regione nord del paese al confine con al Siria

La nazione libanese è infatti quella che ospita il maggior numero di rifugiati in fuga dalla guerra che si sta combattendo in Siria, e che secondo l' Unhcr  ha causato 5,5 milioni di profughi e 6,6 milioni di sfollati interni in nove anni. Come scriveva l'Espresso un anno fa, l'Unhcr nel 2017 aveva stimato che il 72% dei siriani rifugiatisi in Libano non possedeva un permesso di soggiorno, e senza quello non poteva avere accesos ai servizi pubblici ma non ptoeva nemmeno semplicemente muoversi dal campo profughi, e correva il costante rischio di essere arrestato. Dal 2011, anno in cui scoppiò la guerra in Siria, oltre 2 milioni di Siriani sono entrati in Libano dove oggi però sono vittime di soprusi: deportazioni forzate, distruzione di case, sfratti di massa, arresti arbitrari, nessun serivzio sanitario, nessuna istruzione, nessun lavoro.

Qui non ci saranno probabilmente solo bimbi costretti a situazioni di povertà, ma anche e soprattutto bimbi che hanno visto la guerra, l'hanno vissuta, ne hanno subito le perdite e le conseguenze. Anche per questo c'è ancora più bisogno di noi.è ancora più necessario andare. Ci mettiamo in spalla il cuore, riempiamo il sacco di palloni e di quel bagaglio di speranza che abbiamo imparato a coltivare in questi anni di missioni, e andiamo in Libano, in un campo profughi, andiamo da loro che hanno bisogno di disegnare a colori per dimenticare il buio tremendo della violenza.

Le date della missione sono le stesse, dal 9 al 23 agosto, per un totale di 1300 Euro. La formazione inizerà il 14 e 15 marzo, e ricordiamo che il tempo per iscriversi è sino al 4 marzo, con il pagamento della prima quota di iscrizione pari a 50 Euro entro il 10 di marzo. 

(foto di copertina dal sito di Unicef - bimbo profugo siriano)

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