I volontari Csi per il mondo a Lecco tra i tanti giovani “Chiamati a guardare in alto” per ricevere il mandato missionario
27/06/2025
Nonostante il forte temporale che nella giornata di sabato 21 giugno si è abbattuto sulla città di Lecco, il "Festival della Speranza" si è svolto comunque. Non si sono tirati indietro i tantissimi giovani "Chiamati a guardare in alto" convocati per la serata di testimonianza, festa e condivisione, organizzata in occasione della consegna del mandato missionario da parte dell'arcivescovo Delpini a coloro che si recheranno a Roma per il Giubileo dei giovani dal 28 luglio al 3 agosto o che vivranno esperienze di volontariato e di missione, in Italia e all’estero, promosse da Caritas Ambrosiana, dal Pime e da CSI per il Mondo. Infatti, all’evento organizzato in concerto da tutte le realtà, sotto il coordinamento del Servizio per i Giovani e l’Università e dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Missionaria, hanno preso parte anche i volontari e le volontarie in partenza per il Burundi, Camerun e Madagascar, tra questa estate e fine anno, per vivere, grazie alla potenza e alla bellezza dello sport, un’esperienza unica nelle tante comunità che li attendono. Gli stessi, hanno animato la postazione multisportiva CSI (tiro con l’arco, minivolley, badminton e giochi tradizionali in legno) allestita in piazza Cermenati per l’occasione, incontrando giovani di diverse provenienze e realtà, accogliendo famiglie di passaggio sul lungolago, mettendosi in gioco e alla prova in vista delle prossime missioni. Contemporaneamente, in piazza Garibaldi, si sono esibite le ballerine della Scuola di Danza Il Sogno insieme a ragazzi e ragazze con disabilità parte del progetto di danza integrata “Il Sogno di Ballare”, proposto sempre da CSI per l’occasione, per portare un messaggio di speranza attraverso lo sport ancora più chiaro e concreto. Il corposo programma del pomeriggio ricco di speech, momenti di preghiera, spazi musicali, workshop e mostre, si è poi dovuto ridurre a causa del maltempo, senza la possibilità di realizzarsi nella sua parte più suggestiva e attesa della consegna del mandato dalle “Lucie”, barche lecchesi tradizionali, e lungo tutta la riva del lago, come è accaduto nel 2023. Tuttavia, fino alle 18.30, hanno resistito i banchetti espositivi delle tante associazioni presenti, da Libera, alle Acli, alle Cooperative sociali del territorio, accanto alle esibizioni del gruppo musicale Diorama e del brano “Sotterrato” cantato da un ragazzo di Kayros, al termine della testimonianza di don Claudio Burgio. Il diluvio ha accompagnato i giovani fino alla cena nella Casa della Carità di Lecco, per lasciare poi spazio ad un raggio di sole che ha permesso a tutti di raggiungere la Basilica (giubilare) di San Nicolò per il momento di preghiera condiviso e per ricevere e celebrare il mandato.
«Ci sono quelli che hanno nostalgia del vento impetuoso, mentre l’ordinario scivola in un declino inarrestabile, mentre l’umanità invecchia nel vecchio Continente e sembra che la vita non sia più desiderabile; ci sono quelli che hanno nostalgia del vento impetuoso e del fuoco. Alcuni cercano una solitudine più rassicurante di un legame e di un amore, sognano un paradiso indisturbato per sottrarsi a un mondo che sembra un inferno. Ma ci sono quelli che hanno nostalgia del vento impetuoso e che si raccolgono in preghiera, ascoltando la promessa di Gesù, “Io ti accendo”». Questo il cuore del messaggio che l’arcivescovo Delpini ha rivolto ai giovani in ascolto, con i volti luminosi e la voglia di partire, durante l’omelia.
L’accensione simbolica delle fiaccole (anch’esse tradizionali del territorio di Lecco) e di tante altre candele distribuite ai giovani ad inizio celebrazione ha contribuito a riscaldare ancora di più la basilica, insieme all’energia dei Cori Shekinah ed Elikya, e ad asciugare le scarpe e i vestiti ancora zuppi dopo l’acquazzone. Tra i brevi interventi letti dal pulpito direttamente da ragazzi e ragazze appartenenti a ciascuna delle associazioni promotrici del Festival, anche la testimonianza di CSI per il Mondo. Michele ha riportato un pensiero che Sofia (entrambi in partenza per il Camerun) ha scritto per l’occasione: «In questo anno di grazia, mossi dallo spirito, noi volontari CSI per il Mondo siamo pronti a vivere le missioni senza pregiudizi, lasciandoci sorprendere da quello che vivremo. Siamo pronti a raccogliere la bellezza e la gioia di chi incontreremo, affidandoci e fidandoci. Siamo pronti a metterci in gioco, con le nostre paure, perché solo nella condivisione, scopriremo il vero valore dell'altro. Siamo pronti ad appassionarci della vita degli altri, perché solo così potremo provare a rendere il mondo, davvero migliore. Siamo pronti a portare la gioia contagiosa dello sport nelle periferie del mondo credendo che un pallone sia un autentico strumento aggregativo, di crescita e di scambio di valori».