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Notizie da Haiti, giorno 13

15 Agosto 2015

IL BELLO DI ESSERE CITTADINI DEL MONDO

Non c’é niente da fare. Abituarsi é impossibile.

 

Anche se atterri ad Haiti per la sesta volta appena esci dall’aereo ti prende un nodo in gola.
Metti i piedi a terra e ti senti a casa. Non sai come e non sai perché ma questa terra ti entra nel cuore.
Povertà , contraddizioni, miseria , disperazione , malattie , traffico impazzito……qui si mischiano con sorrisi, cordialità , gioia di vivere …
Tu vieni avvolto da una sorta di “essenzialità della vita” che non ti lascia più.


Qui non hanno niente e sembrano avere tutto.
Qui la vita è ancora vita vera!


Non sai perché ma senti dentro di te una sensazione di serenità e di libertà che ti mancava da tempo. Capita a tutti. Persone diverse ma che qui non fanno fatica a ritrovare se stesse e il senso vero della vita. Qui tutto ti diventa evidente . Del cellulare nuovo, del vestito firmato , della macchina bella, del … qui non te ne frega niente .


Atterri è tutto questo ti “prende dentro” come per magia .
Poi la vita “comunitaria” con i volontari.


Stanze da 4 o 8 letti. Tavolate insieme a pranzo e cena . Bisogna lavare i piatti, collaborare per fare da mangiare.
In camera trovi spesso le blatte ( scarafaggi enormi) e altri insetti. Di qualche comodità nemmeno l’ombra !


E “scopri e riscopri” come é bello vivere in comunione con gli altri . Dopo due giorni che sei qui senti nascere amicizie che sembra esistano da venti anni. Sei nudo e sei te stesso. Ti apri agli altri come non faresti mai in Italia. E ti senti “imbecille” nel pensare a quante occasioni sprecate ci sono nel nostro “mondo comodo” dove riesci a vivere per anni sullo stesso pianerottolo con altre persone senza quasi nemmeno salutarsi.
E qui ti chiedi ” ma che vita é??”


Ti senti cittadino del mondo perché a tavola con te trovi italiani, camerunesi, brasiliani, americani, francesi, arabi, spagnoli ed altro ancora … Tutta gente “strana” venuta sono a qui perché capace di non accontentarsi di una “vita vuota” basata su “finte comodità”.


Poi le giornate spese tra i sorrisi e gli abbracci di bambini in quartieri disperati.
Difficilmente hai visto e sentito tanto amore concentrato in pochi metri quadrati.
Poi mille cose che non si possono raccontare ma che vanno vissute.


Giornate semplici,essenziali … Ma così piene di una vita vera che non incontravi da tempo. Ogni istante qui ha la sua magia. Ogni incontro è indimenticabile. Ogni cosa ti sorprende . Capisci che la povertà ha dentro una ricchezza incredibile è che la nostra ricchezza è forse una reazione alla povertà grande a cui si é abituato il nostro cuore.


E poi lo,sport . Quel pallone che rotola e che conquista tutti .
In ciabatte, a piedi nudi, con scarpini sbullonati, con calzettoni da montagna… Non importa come ma correre dietro a quel pallone rende ” felici, immensamente felici “.


E pensi ai bambini di casa nostra che devono per forza indossare “scarpe di marca” sempre nuove per giocare e che riescono a lamentarsi lo stesso
Tutto questo diventa vita quotidiana . Che ne dite di fare un salto l’anno prossimo ???
Non esiste villaggio turistico che offre qualcosa di simile…

Provare per credere !!!

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